DONNE DA RISCOPRIRE:
Mercede Mundula, poetessa e raffinata intellettuale del Novecento ![]() Il suo esordio da critico letterario risale al 1918: il quotidiano romano «Il Tempo» pubblica a puntate il suo studio sui personaggi femminili nell’opera di Grazia Deledda. È questa l’occasione dell’inizio dell’amicizia tra le due scrittrici (per leggere la testimonianza della Mundula sull’amicizia con la Deledda, clicca qui). Nel 1923 pubblica, per l’editore Cappelli, la sua prima raccolta di poesie, “La piccola lampada”, opera per la quale, l’anno successivo, riceverà il premio Merello, riservato ai sardi distintisi fuori della Sardegna in campo nazionale. (per leggere alcune recensioni comparse sui principali quotidiani dell’epoca all’indomani dell’uscita della “Piccola lampada”, clicca qui) “La collana di vetro”, la sua seconda raccolta di poesie, vede la luce dieci anni dopo, per l’editore Formíggini, con il quale collabora già dal 1925 con la curatela di una rubrica bibliografica nella rivista “Italia che scrive”. L’amicizia con l’editore modenese proseguirà fino al 1938, quando, a seguito delle leggi razziali promulgate dal Governo italiano, Formíggini, ebreo di nascita, si decise, drammaticamente, al suicidio, da lui valutato unico strumento in suo possesso per salvare la moglie e il figlio non ebrei. Dal 1927 scrive e pubblica ininterrottamente saggi, articoli, recensioni, poesie e racconti per ragazzi e tiene conferenze in tutta Italia su figure femminili di rilievo mentre prepara il volume “Anime innamorate” che non verrà mai pubblicato. Il 1º maggio 1947 Mercede muore nella sua casa a Roma. Nel nostro catalogo:
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